Articolo creato il: 31 Luglio 2020

Facebook, Instagram e la censura

L'ultimo aggiornamento di questo post è di 3 anni fa

Trattiamo un argomento che ci sta a cuore e lo faremo partendo da una notizia che difficilmente troverete sui media nazionali. L’argomento è la censura dei social network. In realtà più che censura, in questo caso, sarebbe meglio parlare di inefficienza e menefreghismo. Menefreghismo perché mettono 4 gatti a controllare i post di milioni di persone 1. Inefficienza perché i loro algoritmi spesso prendono grosse cantonate 2. Parleremo dunque di Facebook, Instagram e la censura.

Oscurate le pagine locali di Extinction Rebellion Italia

La notizia da cui vogliamo partire ci è stata segnalata e ne facciamo volentieri eco. Alcune pagine locali del movimento Extinction Rebellion Italia, un movimento ecologista e non-violento, sono state oscurate da Facebook e da Instagram, potete leggere qui il loro comunicato: Facebook oscura le pagine di Extinction Rebellion. Come spesso accade gli algoritmi di Zuckerberg oscurano o limitano pagine senza dare alcune motivazione se non un generico “violano gli standard della community”. Per tutta risposta ed in maniera simbolica la pagina principale del movimento XR Italia per tre giorni non ha pubblicato nulla sulle sue pagine Facebook, Instagram e Twitter.
Extinction Rebellion Italia si era già interrogata con una profonda riflessione sull’utilizzo dei social network mainstream che potete leggere qui: Non c’è alternativa a Facebook? Vi presentiamo i social ribelli.

Alcuni esempi di dittatura digitale

In fondo ne sappiamo qualcosa anche noi. Tempo fa la nostra pagina Instagram ha avuto delle grosse limitazioni: senza alcun preavviso non potevamo più postare nulla né lasciare commenti sulle altre pagine. Pur essendo abbastanza sicuri di non avere violato le regole, non c’era modo di dialogare con qualcuno dall’altra parte. Un algoritmo aveva deciso che dovevamo essere puniti. Dopo diversi giorni di “blocco” siamo riusciti a postare di nuovo.
Cosa è successo? Come possiamo migliorare per far si che non accada nuovamente? Nessuno ci ha detto nulla. Come noi, immaginiamo ci siano migliaia di fantasmi di cui a nessuno importa nulla. Piccole realtà che se osano strappare il velo di Maya dei social network vengono immediatamente messi nell’angolino della vergogna senza poter fiatare o contestare la decisione.

Oltre il ban, lo shadowban

Oltre al vero e proprio ban infatti, di cui parleremo più sotto, esiste anche una cosa chiamata shadowban. Non verrete avvisati in alcun modo ma sarete inseriti nella lista dei cattivi. I vostri post non appariranno nelle ricerche, le persone avranno difficoltà a trovarvi e non potrete lasciare commenti in giro per il social network.
Lo shadowban è un metodo subdolo per bannare account, senza nemmeno dover dare spiegazioni.

Reddit non se la passa meglio di certo anche se le censure sono locali

Molto più in piccolo, ma sulla stessa linea, questo: https://t.me/ItalyInformatica/523736 è quello che rispondeva l’admin del subreddit r/ItalyInformatica ad un utente che chiedeva delucidazioni su una presunta disparità di trattamento da parte dell’admin stesso. Successivamente lo stesso utente è stato messo anche in mute (https://t.me/ItalyInformatica/524508).

Attenzione: anche se può sembrare che stiamo divagando, non è così.
Questi atteggiamenti, seppur in ordine di grandezza decisamente differenti, sono simili tra di loro. Si mettono nella posizione “io so’ io… e voi non siete un cazzo!“. Forti dell’amore incondizionato dei loro utenti, spesso ignari di tutto questo, fanno un po’ quel che gli pare. Chi viene messo nell’angolo non avrà modo di lamentarsene pubblicamente.
Un altro esempio è quello degli amici di EticaDigitale ai quali vengono costantemente cancellati i post sul subreddit r/Italy 3 4 5. Senza eccessive spiegazioni e nonostante i loro articoli offrano spunti davvero molto interessanti e siano sempre pieni di fonti senza scendere mai in complottismi.

Se ci pensate bene è quello che succede anche su Facebook, Instagram e Twitter, ovviamente in versione amplificata.

Facebook, Instagram e la censura. Perché è grave l’oscuramento delle pagine di Extinction Rebellion Italia

Quello che sta succedendo alle pagine social locali di Extinction Rebellion Italia è ovviamente ben più grave. Intanto perché parliamo di giovani attivisti ecologisti non-violenti, ma soprattutto perché queste pagine si sono ritrovate da un giorno all’altro senza poter comunicare con la loro comunità. Proprio così: se Facebook o Instagram decidono che avete sbagliato qualcosa voi non avrete più modo di raggiungere nessuno.

Tutto questo porta ad una riflessione importante anche se per qualcuno scontata: le pagine Facebook ed Instagram non ci appartengono in nessun modo. È fondamentale utilizzare canali alternativi per creare la propria comunità utilizzando Facebook ed Instagram solo come “amplificatori” della propria offerta. È quello che abbiamo fatto anche noi quando abbiamo deciso di creare, nonostante tutto e tutti, le nostre pagine di Facebook ed Instagram (e da qualche giorno abbiamo anche il nostro Tumblr)

Facebook, Instagram e la censura: le alternative

Mastodon

Mastodon (l’alternativa a Twitter) ad esempio funziona in maniera differente essendo decentralizzato: ci sono tanti piccoli server collegati tra di loro e ognuno di questi server ha le sue regole 6. Intanto quindi se succede un casino è molto più semplice il dialogo con i moderatori. E poi, anche nel caso la questione fosse irrisolvibile, potreste semplicemente registrarvi su un server differente portandovi dietro tutti i vostri follower. Inutile dire che su Mastodon la maggior parte dei server richiede semplicemente ideali di democrazia come antifascismo e antirazzismo.
È importante infatti non cadere nel tranello del “allora si può dire tutto e offendere chiunque”: i valori della democrazia ed il rispetto di tutte le minoranze non devono mai essere messi in discussione 7.

Oltre a Mastodon sempre all’interno del cosiddetto Fediverso esiste anche Pixelfed del quale parleremo approfonditamente più avanti ma che vogliamo comunque menzionare. È l’alternativa decentralizzata ad Instagram, ancora in fase embrionale ma decisamente in espansione.

Telegram

Un altro canale importante per rimanere in contatto con la propria comunità è Telegram.
Telegram è molto attenta a non censurare nessuno e solo in casi estremi quali pedofilia, revenge porn e terrorismo collabora con la Polizia 8. Non c’è dunque un algoritmo che analizza il vostro post e vi censura perché avete scritto una parolaccia all’interno dell’immagine (sì, con Facebook succede). È davvero molto comodo ed efficace e potrete creare un canale (come il nostro) oppure un gruppo con tanto di moderatori, bot e tutto il necessario per far crescere una vera comunità.

Il sito web

Ultimo, ma non per importanza, è necessario avere un proprio sito web ed eventualmente una newsletter con cui mandare aggiornamenti importanti. Il sito web è davvero una delle parti più importanti.
È fondamentale che siate voi a possedere realmente i dati di quello che scrivete. Un sito web può essere censurato solo per via giudiziaria e solo se commettete un reato. Ricordiamo infatti che in Italia la libertà di espressione è sancita dalla Costituzione 9. Se esprimete solo il vostro pensiero senza diffamare e/o offendere qualcuno nessuno potrà censurarvi. A Zuckerberg, di tutto questo, non frega nulla. È importante metterselo in testa. Facebook segue una sua policy, che abbiamo accettato durante l’iscrizione. Alle volte può tornarci comodo e farci piacere, altre volte no 10.

Per gli attivisti, come quelli di Extinction Rebellion Italia, questa è l’ennesima conferma dell’importanza di incontrarsi di persona. Facebook ed i social network possono aiutare a creare una rete ma lo strumento principale deve essere incontrarsi: non si può e non si deve delegare tutto alle interazioni virtuali.

I numeri di Facebook ed Instagram

Una riflessione importante, forse un po’ noiosa ma doverosa su Facebook, Instagram e la censura.
Zuckerberg può, con una semplicità disarmante, decidere ed influenzare il destino di migliaia, se non milioni, di persone. Lo fa quotidianamente chiudendo pagine su segnalazioni o in base ad algoritmi. In molti inoltre credono che Facebook abbia influenzato notevolmente le ultime elezioni americane 11 e non solo 12.

A fronte di 2 miliardi di utenti attivi 13 e decine di milioni di post giornalieri ha solo 15mila moderatori 14.
Come se i soldi per una maggiore attenzione verso i suoi utenti gli mancassero. Sappiamo bene che non è così. 15. E no, non è vero che Facebook è troppo grande per essere moderato: Stop Saying Facebook Is ‘Too Big to Moderate’.

Facebook, Instagram e la censura: conclusioni

Un potere enorme accentrato ad una azienda privata è pericoloso, ed è inutile e dannoso far finta di nulla. Se gestite delle pagine Facebook o Instagram non vi diciamo di scappare via a gambe levate cancellando tutto perché capiamo benissimo che quelle piattaforme attualmente le usano milioni di persone che non si possono ignorare 16. Quello che vi suggeriamo è di indirizzarli sempre più spesso verso realtà alternative fino a far diventare Facebook ed Instagram solo dei semplici “specchi” delle vostre vere attività e non il contrario.

Basterebbe che un solo influencer o youtuber parlasse di Peertube (l’alternativa a Youtube) o di Mastodon per fargli più pubblicità di quanto noi riusciremo a farne in 10 anni. Per questo è importante fare massa critica e riuscire ad arrivare anche a chi ha la possibilità di parlare a milioni di persone.
Anche per questo, pur non conoscendo bene il personaggio, apprezziamo quando gente famosa come Chef Rubio decide di abbandonare Instagram in favore di Telegram 17.

Vi aspettiamo dunque su Mastodon, su Telegram e su Reddit per discuterne!

  1. Propaganda, Hate Speech, Violence: The Working Lives Of Facebook’s Content Moderators[]
  2. Facebook censura scultura del Canova: “Mostra troppo il corpo”[]
  3. Zughy in 💬 Etica Digitale[]
  4. Altro post cancellato su r/Italy[]
  5. Terza cancellazione[]
  6. Guida completa al social Mastodon[]
  7. Che cos’è Parler, il social network su cui punta Donald Trump[]
  8. La Polizia Postale ha denunciato tre amministratori di gruppi di revenge porn su Telegram[]
  9. La Costituzione[]
  10. Com’è pericolosa la censura di Facebook sulle pagine pro curdi[]
  11. Ecco come i social network hanno influenzato le elezioni presidenziali Usa[]
  12. Quando virale fa rima con elettorale. Come le notizie diffuse massivamente su Facebook hanno influenzato le ultime elezioni[]
  13. Facebook raggiunge 2 miliardi di utenti attivi al mese[]
  14. Propaganda, Hate Speech, Violence: The Working Lives Of Facebook’s Content Moderators[]
  15. The five largest companies in 2010 vs 2020[]
  16. Report Digital 2020: in Italia cresce ancora l’utilizzo dei social[]
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Di skariko

Autore ed amministratore del progetto web Le Alternative