Dizionario Nerd – Italiano

Dizionario Nerd - Italiano
Dizionario Nerd - Italiano

Ci siamo resi conto che utilizziamo spesso alcune parole dando per scontato il loro termine. Abbiamo quindi cercato di riassumere qui quelle che pensiamo siano i vocaboli nerd più utilizzati e magari meno conosciuti. E lo abbiamo chiamato dizionario nerd – italiano. Creiamo questa pagina proprio perché la nostra missione è quella di parlare principalmente a chi pensa che la privacy online sia solo una roba da smanettoni. Alcuni termini sono difficilmente sostituibili e vanno quindi conosciuti per forza.

Se vedete che manca qualche parola in questo dizionario nerd – italiano che abbiamo utilizzato nei nostri articoli senza spiegarla a dovere segnalatecelo e provvederemo ad inserirla, grazie!

Un programma, un’estensione per Browser o un’applicazione per smartphone, ma anche dei DNS, che blocca le pubblicità.
È spazzatura digitale non richiesta inserita all’interno di altri prodotti. Esempio: comprate uno smartphone Huawei e dentro ci trovate preinstallate decine e decine di applicazioni che non vi servono, tra cui magari anche Facebook ed altro. Quello è tutto Bloatware.
Il Browser è il programma che utilizzate per navigare su internet. Può essere Google Chrome, Firefox, Brave, Edge, Safari, DuckDuckGo Browser e via dicendo.
È un progetto libero sviluppato da Google. Molti dei Browser moderni derivano proprio da Chromium. Citiamo i più famosi: Chrome, Brave, Edge, Opera e Vivaldi.
Sono dei minuscoli file di testo che contengono preziose informazioni. Ci sono quelli di prima parte: generalmente innocui e che servono a navigare correttamente il sito. Ci sono poi quelli di terze parti: significa che un dominio diverso da quello che avete visitato vedrà quello che state facendo. Non solo, vi seguiranno poi per tutti i siti che visiterete da quel momento in poi. È il caso delle statistiche e delle pubblicità.
È l’unico modo certo per essere sicuri che i messaggi non li possa leggere nessuno a parte voi e la persona a cui li avete mandati.
Spiegato in breve: in italiano si dice “dimostrazione a conoscenza zero”, significa che nessuno può accedere in alcun modo ai vostri dati a parte voi.
È lo store di cui parliamo più spesso, è come il Play Store di Google ma contiene solo ed esclusivamente applicazioni Open source. Installarlo è altrettanto semplice: andate su f-droid.org dal vostro cellulare, cliccate su SCARICA F-Droid ed eseguite il file .apk scaricato. Potrebbe chiedervi di consentire l’installazione da app da fonti esterne perché di suo Android non vuole che utilizzate qualcosa di diverso dal Play Store. Autorizzate e avrete installato F-Droid sul vostro cellulare!
È la nostra impronta digitale virtuale. Ogni computer ed ogni smartphone ne lascia una e proprio come le impronte digitali con questa si può riconoscere un computer in mezzo a milioni.
È lo spin-off di un codice sorgente. In pratica è quando un progetto parte da un codice sorgente per prendere un’altra strada, per qualsiasi tipo di motivo.
Significa Free and Open Source Software. Con l’aggiunta di “Free as in freedom”, cioè libero come libertà e non come gratis. È una differenza importante, l’idea di fondo è che si paga il programmatore, non il programma.
È un progetto libero sviluppato da Mozilla ed è il motore che fa girare principalmente Firefox e i suoi derivati come Tor Browser, LibreWolf, Mullvad Browser.
Significa “ospitare”, quindi è dove è possibile alloggiare server, siti web ed applicazioni.
Server su cui gira un determinato software. Ad esempio mastodon.uno è un'Istanza italiana di Mastodon.
È un Repository famoso e sicuro. Per utilizzare le applicazioni presenti qui dentro potete installare Neo Store oppure aggiungere manualmente IzzyOnDroid su F-Droid: https://apt.izzysoft.de/fdroid/index.php
È quello che utilizzate per cercare qualcosa su internet. Alcuni motori di ricerca hanno poi sviluppato anche un loro Browser, è il caso di Google, DuckDuckGo e Brave. Per l’utente finale è generalmente molto comodo associare Browser a Motore di ricerca e definire un po’ tutta internet. Ma sono due cose differenti. Il Browser è un programma, il Motore di ricerca è un sistema che vi permette di cercare su internet.
Significa che il codice sorgente è accessibile a tutti e chiunque può vedere cosa c’è dentro.
È un ente che ha il permesso di registrare e rivendere i domini.
È il posto dove il progetto Open source appoggia il codice sorgente e dove è presente tutta la cronologia, la storia e l'evoluzione del progetto. Alcuni Hosting di Repository sono GitHub, GitLab, Gitea e Codeberg.
Sistema che permette di creare dei flussi aggiornabili di notizie, nuovi articoli, commenti e molto altro di siti senza doverli visitare manualmente uno ad uno. Grazie a dei lettori RSS è possibile quindi rimanere sempre aggiornati senza iscriversi direttamente sui siti. Un lettore RSS riuscirà a renderlo leggibile anche per l’occhio umano.
Significa gestire in autonomia un server sul quale far girare i vari programmi al posto di pagare qualcuno che li gestisca per voi. Un esempio pratico? Installare in autonomia Nextcloud per le foto ed i file su un vostro server anziché pagare un provider che lo faccia per voi. È in assoluto la cosa migliore per quel che riguarda la privacy, ma è sconsigliato se non sapete cosa fare perché in questi casi il rischio sicurezza è maggiore del rischio privacy.
È lo scheletro del programma. È il testo del programma scritto in un linguaggio di programmazione qualunque. Per questo è importante che sia libero ed accessibile a tutti: perché tutti possano controllare cosa c’è scritto dentro. Vorreste abitare in una casa dove l’architetto non vi ha fatto vedere il progetto, e non vuole farlo vedere a nessuno, ma vi ha detto soltanto: “fidati, so quel che faccio”?
È il modello di minaccia dal quale avete la necessità di proteggervi. È importante infatti distinguere l'utilizzo di un sistema e di un programma da parte di un giornalista investigativo rispetto a chi invece sta solo cercando di proteggersi dalla profilazione di Google. Tendenzialmente quello che viene suggerito su Le Alternative è per scongiurare la seconda minaccia.
Oltre ai cookie ci sono tanti altri metodi per tracciare il profilo di una persona da parte, ad esempio, dei social network. Il web ne è, purtroppo, disseminato.